28 Maggio 2020
Weekend in agriturismo: i veneti scelgono la campagna

Bilancio positivo per gli oltre mille agriturismi veneti che nel primo fine settimana di apertura hanno rivisto clienti abituali e le famiglie venete incontrate durante la consegna a domicilio e ritornati in campagna per pranzi, spuntini e cene. Segnali di ripresa - commenta Diego Scaramuzza presidente nazionale e regionale di Terranostra - che incoraggiano le strutture dopo un lockdown prolungato che è costato oltre 30milioni di perdite agli operatori. Sui Colli Euganei si registra il pieno successo, mentre sul Lago di Garda, in mancanza dei turisti stranieri sono arrivati i camperisti locali trovando accoglienza negli agricampeggi diffusi lungo le sponde panoramiche. Timidi approcci nel Polesine dove la voglia di mare e di consumare pesce fresco ha sollecitato le presenze negli ittiturismi. Malghe e rifugi aperti per veloci merende per i tanti escursionisti della montagna. In compagnia, in tutta sicurezza, nelle sale o nei giardini rivoluzionati per consentire il distanziamento tra i tavoli e il rispetto delle linee guida. Il bel tempo e la voglia di trascorrere qualche ora fuori casa hanno fatto registrare un incremento delle prenotazioni last minute, soprattutto il sabato e la domenica

Da un primo monitoraggio di Coldiretti si segnalate sono stati occupati in media oltre la metà dei posti disponibili negli agriturismi di Terranostra, l’associazione che raccoglie 600 attività in tutta la regione. "La ripartenza ha regalato qualche soddisfazione, prima fra tutte la possibilità di rivedere tanti clienti affezionati ma anche di accoglierne di nuovi. Ovviamente siamo lontani dai numeri consueti per il periodo di maggior afflusso tra la primavera e l’inizio dell’estate ma la prima impressione è nel segno dell’ottimismo" 

Durante il lock-down, allo scopo di preparare gli operatori alla riapertura sicura e rapida Coldiretti e Terranostra hanno aggiornato manuali e vademecum sulle norme introdotte fornendo l’assistenza necessaria, e la cartellonistica adottata per la sicurezza e la nuova organizzazione del lavoro.  

Coldiretti ricorda che sono quasi azzerati i contagi da Covid-19 nelle campagne italiane in base alle 43.399 denunce di infortunio da COVID-19 al lavoro registrate dall’ Inail nel trimestre marzo/maggio. Appena lo 0,06% riguarda l’agricoltura – dice Coldiretti - dove nelle 730mila imprese italiane non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione. Un risultato che – sottolinea la Coldiretti Veneto - dimostra il maggior livello di sicurezza negli spazi verdi dove si lavora spesso all’aria aperta ed è più facile mantenere le distanze. Si tratta di una buona notizia sia per quanti lavorano nelle campagne di raccolta estiva in agricoltura che per chi sceglie di passare le vacanze a contatto con la natura. Lo stesso principio vale per chi affida i bambini alle fattorie didattiche in quanto i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. 

 

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