Il 1°gennaio 2023 entrerà in vigore la nuova PAC, che metterà a disposizione delle nostre aziende agricole un budget di 270 miliardi di euro per la durata del periodo di programmazione 2023-2027, a fronte di comportamenti volti a conseguire efficaci sfide ambientali, sociali ed economiche.
In pratica, l’Unione Europea chiede anche all’Italia, di praticare una agricoltura che sia diligente nel raggiungere obiettivi giovevoli in materia di clima, ambiente, compreso il benessere degli animali, come stabilito nel Farm to Fork e nel progetto per la biodiversità.
La nuova PAC, inoltre, introduce nuovi oneri per le aziende che ricadono all’interno della condizionalità come la BCAA 7 e 8. Si tratta di norme che obbligano le aziende agricole ad effettuare rispettivamente la rotazione delle colture sui seminativi, ad eccezione delle colture sommerse e a lasciare una percentuale minima del 4% della superficie agricola destinata a superfici o elementi non produttivi.
In sostanza, i due obblighi citati, da un lato riducono il potenziale produttivo delle aziende e dall’altro permettono una migliore conservazione del potenziale del suolo agrario, compreso un miglioramento della biodiversità.
Coldiretti, a causa della ben nota crisi Ucraina/Russia, è stata risolutiva nella conquista sindacale di aver ottenuto da Bruxelles la deroga, solo per il 2023, a queste due BCAA ( buone condizioni agronomiche ambientali ), permettendo in tal modo, un aumento del potenziale produttivo alle imprese agricole.
Con particolare riferimento alla BCAA 8, la superficie a riposo potrà essere coltivata, fatta eccezione di MAIS, SOIA o ARBOREO A ROTAZIONE RAPIDA; viceversa, potranno essere coltivati i cereali autunno vernini come l’orzo ed il frumento.
Va ricordato che sono stati pubblicati, sia il Reg UE di esecuzione 2022/1317 della Commissione del 27 luglio 2022, sia, sia il DM che è stato pubblicato dal MIPAAF in data 23/08/2022, in attesa di divulgazione della circolare AGEA, la quale potrebbe apportare delle modifiche.
Per ulteriori informazioni, rivolgiti al tuo ufficio zona Coldiretti di riferimento.
