27 Settembre 2016
NEL SUSSIDIARIO FINISCE IL PROGETTO A KM ZERO

In almeno una scuola elementare trevigiana
NEL SUSSIDIARIO FINISCE IL PROGETTO A KM ZERO
La soddisfazione di Coldiretti Treviso nell’apprendere la notizia

“Bambini questa mattina studieremo un progetto che valorizza i prodotti agricoli stagionali del territorio firmato Coldiretti”.  Ecco l’ipotetica introduzione di un insegnante di una scuola elementare trevigiana prima di invitare i propri alunni ad aprire il sussidiario sulla pagina del “Progetto km zero”. Proprio così. In questi giorni in casa Coldiretti Treviso la sorpresa è stata grande quando il figlio di un funzionario, Federico M. (nella foto), ha detto al padre: “Papà ci sei anche tu nel mio sussidiario”.

Il sussidiario dei linguaggi intitolato “Il filo delle storie”, edizione Cetem di Milano, rivolto alle classi quinte elementari, ha, infatti, dedicato un testo argomentativo al “Progetto km zero” con la proposta di alcuni esercizi. 
“Papà ci sei anche tu nel mio sussidiario”.
“E’ stata una bellissima sorpresa che dà valore al progetto di Coldiretti che in questi anni ha dato vita ad un vero e proprio patto tra produttori agricoli e consumatori – sottolinea il presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin – Che a scuola si studi la filiera corta e si ragioni sui vantaggi di consumare prodotti locali  e di stagione è qualcosa di fantastico. E del resto il lavoro con le scuole è importantissimo non solo per il coinvolgimento dei bambini, ma anche per quello delle loro famiglie”.     
  
Ecco alcuni stralci del testo:
“Il Progetto “km zero” vuole convincere mense, chef e grande distribuzione a proporre ai consumatori preferibilmente prodotti stagionali del territorio. Dietro al termine “km zero” c’è il tentativo di cambiare stile di vita, ricordando che , se pranziamo con vino australiano, prigne cilene e carne argentina, spendiamo in termini energetici più di quello che assaporiamo…Accorciare le distanze significa aiutare l’ambiente, promuovere il patrimonio agroalimentare regionale e abbattere i prezzi. Ciò accade già nei mercati agricoli distribuiti su quasi tutto il territorio regionale dove le tipicità vengono vendute senza intermediazioni, senza imballaggio e senza alcun costo di conservazione…”.
La proposta ai bambini è di realizzare un articolo per il giornale della classe per convincere i lettori a consumare i prodotti a “km zero”.