TREVISO. Arriva una vera e propria boccata d'ossigeno per almeno duemila imprese trevigiane appartenenti al comparto lattiero caseario provinciale affaticate da una crisi che dura da almeno dieci anni. Dopo essere state costrette a indebitarsi per anni pur di rimanere sul mercato e non abbandonare le campagne, potranno beneficiare di due anni – in alcuni casi anche qualche cosa di più – di sospensione dei debiti contratti con le banche per cercare così di allentare la morsa della crisi in cui versa l'intero settore. «Si tratta di una moratoria di 42 mesi per gli allevatori e di 24 mesi a tutti i settori agroalimentari, possibile grazie al protocollo Ministero per le politiche agricole e Intesa Sanpaolo. Si tratta di una buona notizia per oltre duemila imprese agricole trevigiane», ha dichiarato il presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin. Secondo i numeri diffusi dalla stessa Coldiretti Treviso, in questi dieci anni di crisi, complice anche la concorrenza sleale dei prodotti che oltrepassano la frontiera sotto la falsa etichetta del made in Italy, nel comparto lattiero caseario trevigiano almeno un'azienda su quattro è stata costretta a chiudere i battenti. «Parliamo degli allevatori e le cooperative addette alla trasformazione», ha spiegato il direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Maria Ciri, «nella provincia di Treviso si contano almeno 4 mila aziende del comparto. Hanno sofferto soprattutto quelle che avevano fatto investimenti a medio e lungo termine. Tutto questo in dieci anni è costato la perdita del posto di lavoro per 3 mila addetti. Speriamo che questa moratoria possa concedere un po' di respiro alle nostre realtà».
Crisi ma anche milioni di litri di latte stranieri, introdotti anche come trasformati e semilavorati industriali, che vengono spacciati con l'inganno come prodotti di casa nostra e che ogni giorno attraversano i nostri confini. Una delegazione di aziende trevigiane parteciperà domani alla manifestazione prevista a Udine, indetta da Coldiretti nazionale. «Ora serve, utilizzando le parole del presidente nazionale Roberto Moncalvo, un impegno straordinario per garantire un prezzo equo ed onesto ad agricoltori/allevatori che in questo momento non riescono neanche a coprire i costi
di produzione e di alimentazione degli animali», ha concluso Walter Feltrin, «la verità è che mentre le nostre stalle soffrono passano la frontiera cagliate e polveri che vengono spacciate come formaggi made in Italy. Dopo Udine potrebbe toccare a Treviso».
1 Aprile 2016
Moratoria sui debiti di oltre duemila imprese agricole


