17 Aprile 2014
IL PAN PER L’USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI

Coldiretti Veneto
IL PAN PER L’USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI
Un Piano di Azione Nazionale che segue una direttiva comunitaria 

La direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti sanitari 2009/128/Ce è stata prevista per ridurre l’utilizzo degli agrofarmaci, tenuto conto del fatto che è impossibile prescindere dal loro uso, ma che è necessario tenere in maggiore considerazione i rischi connessi all’uso di questi prodotti.
L’approccio che la direttiva indica per affrontare questo tema è diversificato, cioè non prevede una sola modalità d’azione, ma più iniziative che vengono attuate attraverso il Piano di Azione Nazionale (PAN) recentemente approvato.
Il PAN detta le regole e le scadenze previste per l’attivazione delle azioni che mirano alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e dei rischi ad essi connessi.
Di seguito si riassumono per punti le azioni, i tempi previsti per l’adeguamento agli obblighi da parte degli agricoltori e i principali contenuti delle azioni.
Prima di passare all’esame delle azioni, si ricorda che l'obbligo di compilazione del registro dei trattamenti, pur essendo previsto da un’altra fonte comunitaria, assume un ruolo centrale nell’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, essendo il mezzo attraverso il quale l'agricoltore riesce a dimostrare all’acquirente, sia esso un grossista, un dettagliante o un consumatore finale, quali sono i prodotti che ha usato. È quindi uno strumento di maggiore sicurezza per il consumatore finale.

*** Opzione: richiamare servizio Impresa Verde di compilazione registro trattamenti ***

L’autorizzazione all’acquisto e all’uso dei prodotto fitosanitari (il patentino)
Il certificato di abilitazione all'uso (patentino) servirà in futuro per acquistare tutti i prodotti ad uso professionale, quindi anche i prodotti classificati come irritanti e quelli non classificati. Al momento attuale invece è obbligatorio solo per chi acquista prodotti molto tossici, tossici e nocivi.
L’obbligo del patentino per tutti i prodotti ad uso professionale prenderà il via dal 26 novembre 2015. Da quella data, tutti i prodotti saranno quindi distinti “per uso professionale” e “per uso non professionale”. Questi ultimi potranno essere usati solo sui giardini o orti domestici.

La formazione per acquisire e rinnovare il patentino
Con il PAN cambia anche il sistema di formazione in grado di garantire che ognuno dei soggetti coinvolti siano a conoscenza dei rischi e pericoli per l'ambiente dell'uso dei prodotti fitosanitari.
La Regione del Veneto, entro la fine del 2014, dovrà approvare i provvedimenti per dettagliare il rilascio dei patentini. Il nuovo sistema formativo dovrà essere applicato dal 26/11/2015.
Le ore di formazione del nuovo sistema sono pari a 20 nel caso del certificato di abilitazione all’uso. Mentre, nel caso di aggiornamento (il patentino rimane valido per 5 anni), le ore di formazione sono pari a 12.  
In ambedue i casi varranno anche i crediti formativi, ovvero saranno riconosciute le ore di aggiornamento effettuate indipendentemente dal corso. In ogni caso, al termine della formazione è prevista la verifica.

Il consulente
Una novità della direttiva 128/2009/Ce e del PAN è rappresentata dai consulenti. Questi soggetti devono accompagnare gli agricoltori nell'uso dei prodotti fitosanitari, sia per l'agricoltura integrata obbligatoria o volontaria, sia per il biologico. Il consulente non è quindi un soggetto abilitato ad emettere delle “ricette”; anzi, queste non sono previste in nessun punto del PAN.
È invece un soggetto che offre una consulenza per attuare la lotta integrata o la lotta biologica. Il consulente dispone di titoli di studio o esperienza in materia agricola ed è formato in modo specifico per lo svolgimento dell’attività. I consulenti saranno operativi entro il 26 novembre 2015.

Controllo funzionale delle attrezzature e loro taratura
Il controllo funzionale delle attrezzature è obbligatorio, e tutte le macchine agricole destinate alla distribuzione di prodotti fitosanitari dovranno essere verificate presso i centri prova autorizzati (attualmente sono 20 in Veneto) entro il 26 novembre 2016.
Oltre al controllo funzionale è obbligatoria la taratura. Tuttavia, questa può essere effettuata volontariamente presso i centri prova, oppure può essere effettuata in azienda.
A controllo effettuato, verrà rilasciato un apposito certificato e sulla macchina verrà apposto un bollino adesivo. La macchina deve essere controllata nuovamente entro 5 anni dalla prima verifica.
Il controllo funzionale di un'attrezzatura richiede del tempo e sono ancora pochi i centri abilitati per quest’attività. È questo un aspetto da non sottovalutare, pertanto è opportuno provvedere per tempo, per non trovarsi in difficoltà a ridosso della scadenza.

Le tecniche di difesa delle colture
Tre le tecniche di difesa delle colture che possono essere adottate dalle aziende agricole sono:
a)      difesa integrata obbligatoria;
b)      difesa integrata volontaria;
c)      difesa biologica.

Difesa integrata obbligatoria
In questa modalità produttiva non ci sono limitazioni nei prodotti impiegabili, rispetto a quanto autorizzato dal ministero della Salute e riportato in etichetta.
C'è l’obbligo di conoscere, disporre o avere accesso a dati meteo, bollettini territoriali, soglie di intervento, materiale informativo e manuali, strategie antiresistenza, risultati delle reti di monitoraggio. In pratica, l'agricoltore dovrà dimostrare di essere informato, in particolare grazie alla rete, sulle previsioni meteo, sulle caratteristiche e sui rischi insiti nei prodotti, sul monitoraggio delle avversità.
Quindi, obbligo di conoscenza ma nessun obbligo applicativo.
L’agricoltore può avvalersi del consulente e, qualora non abbia a disposizione le informazioni necessarie, deve ricorrere al consulente.
Per quest’anno alle aziende che saranno sottoposte ai controlli (ad esempio sulla condizionalità), non verranno effettuate verifiche su questo punto, visto il ritardo accumulato e la necessità di rendere disponibili le informazioni necessarie agli agricoltori.
 
Difesa integrata volontaria
La difesa integrata volontaria prevede l’applicazione di norme tecniche di coltura con vincoli relativi a limitazioni nei prodotti utilizzabili, limitazioni nel numero degli interventi, obbligo di applicare soluzioni antiresistenza, alcune soglie di intervento, alcuni monitoraggi. In pratica, vanno rispettati su base volontaria i Disciplinari di produzione integrata annualmente approvati dalla Regione (LMTD).

Difesa biologica
Il Pan prevede l'aumento dell'estensione dell'agricoltura biologica. Oggi in Italia, la Sau interessata al biologico è di circa 1 milione di ettari e interessa approssimativamente 50.000 aziende. Il nostro Paese è leader in Europa per numero di operatori e secondo per Sau dopo la Spagna. Ai fini pratici resta in vigore la precedente normativa e per gli agricoltori non cambia nulla.

L’attività conto-terzi
Per l’attività dei contoterzisti il PAN prevede una diversa scansione dei tempi per i controlli funzionali, che devono essere effettuati entro il 26 novembre di quest’anno e rinnovati ogni due anni, ma anche nuove possibilità rispetto alla gestione pratica dei trattamenti.
Ora il contoterzista può specificare sulla fattura, oltre al servizio, il costo del prodotto che ha utilizzato. Pertanto, può acquistare direttamente il prodotto fitosanitario che utilizza per i clienti. Qualora si avvalga di questa facilitazione deve disporre di un registro carico e scarico per i prodotto acquistati e distribuiti presso i clienti, nonché  di un deposito a norma di legge per i prodotti fitosanitari acquistati.  

Il PAN prevede anche altre azioni. Per brevità le tralasciamo in questo momento, anche perché molte non sono ancora attivate. Mancano infatti le linee guida, ad esempio, per le azioni di tutela nelle aree Natura 2000 o per la definizione della fascia di rispetto dai corsi d’acqua. Una misura invece che merita di essere ricordata è quella che dispone il divieto di trattamento con prodotti molto tossici, tossici o nocivi nella fascia di 30 metri da aree frequentate da soggetti vulnerabili (bambini e anziani), ovvero da asili, scuole, ospedali e simili, parchi pubblici, ecc. La fascia è ridotta a 10 metri in determinate condizioni operative che consentono di ridurre la deriva.

 

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