6 Ottobre 2010
GRAVE LUTTO PER COLDIRETTI

STAMANE E' MANCATO IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DI COLDIRETTI TREVISO MONS. GIOVANNI BROTTO

Un grave lutto ha colpito Coldiretti di Treviso. Stamane è mancato il Consigliere ecclesiastico della Coldiretti, per la diocesi di Treviso, Mons. Giovanni Brotto all'età di 86 anni (12 dicembre 1923/ 4 ottobre 2010). Per Coldiretti, che nel suo statuto ha fin dalla fondazione l'ispirazione alla dottrina sociale cristiana della Chiesa, Mons. Brotto è stato più di una guida spirituale. Abile interprete dello sviluppo sostenibile della vita dei campi e della costruzione del modello moderno dell'imprenditorialità agricola è stato sempre un propulsore ed un antesignano dei cambiamenti nel sistema agricolo provinciale e regionale. Mons. Giovanni Brotto, oltre a svolgere per un lungo periodo la propria missione di sacerdote in quel di Paese e ricoprire vari incarichi anche a livello nazionale, è stato Consigliere ecclesiastico di Coldiretti di Treviso dal 1955 ad oggi, mentre ha ricoperto lo stesso ruolo a livello regionale di Coldiretti dal 1969 al 2000. Il Consigliere ecclesiastico di Coldiretti ha di diritto riservato un posto all'interno del Consiglio direttivo della stessa organizzazione: "Per  Coldiretti non è solo la perdita di una guida spirituale, ma di un amico che ha sempre espresso in piena libertà il proprio pensiero e il proprio indirizzo" hanno detto in coro Fulvio Brunetta e Enzo Bottos, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti di Treviso. "Mons. Brotto ha affrontato con una lucidità straordinaria la malattia senza mai fermarsi a livello intellettuale per non farci mai mancare il suo apporto". Infatti, Mons. Brotto ha continuato anche dal letto dell'ospedale a dettare i suoi articoli pubblicati da sempre su Terra Trevisana, il periodico di Coldiretti di Treviso, nella rubrica "Non di solo pane". "Il prossimo 14 novembre nella consueta Giornata del ringraziamento provinciale non mancherà di essere ricordata questa figura straordinaria di uomo, sacerdote, scrittore e amico" conclude il presidente Brunetta.