21 Maggio 2020
Decreto Rilancio in dettaglio: sostegno alle imprese

Decreto Rilancio: le misure nel dettaglio

Sostegno alle imprese e all’economia (Titolo II)

Il decreto Rilancio Italia pubblicato il 19 maggio 2020, introduce misure concrete e immediate di sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, colpiti dall’emergenza sanitaria. Ecco le misure principali per il settore, in particolare quelle previste dal Titolo II.

  • contributo a fondo perdutoa favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro. Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi. L’ammontare del contributo è determinato in percentuale rispetto alla differenza riscontrata,:

20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta;

10 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;

10 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.
Il contributo minimo sarà di € 1000 per le persone fisiche ed € 2000 per le società. Non concorrerà alla formazione della base imponibile delle  imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario. Dobbiamo però attendere l’emanazione di un provvedimento per le modalità di richiesta che sarà sicuramente telematica;

  • esenzione dal versamento del saldo dell’IRAPdovuta per il 2019 e della prima rata dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020 per le imprese e i lavoratori autonomi. Rimane fermo l’obbligo di versamento degli acconti non versati per il periodo di imposta 2019 mentre non sarà più dovuta la prima rata di acconto per il 2020 nemmeno in occasione del pagamento del saldo dell’anno prossimo;
  • credito imposta per locazione d’immobili:per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, è stato istituito un credito d’impostanella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili, pagato, a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola e di lavoro autonomo. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente. Alle strutture alberghiere spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente. Tale credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione, successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni, e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive. Può essere ceduto al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;
  • riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come "trasporto e gestione del contatore" e "oneri generali di sistema". L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ridetermina, nel rispetto del tetto di spesa, le tariffe ridotte  per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020;
  • rifinanziamento fondi: si incrementano, per l’anno 2020, le risorse destinate anche del fondo a copertura delle garanzie concesse alle piccole e medie imprese e dell’Ismea per le garanzie alle p.m.i. del settore agro-alimentare;
  • approvazione di un regime quadro che necessita di una preventiva autorizzazione della Commissione Europea:prevede che le regioni e le provincie autonome, gli altri enti territoriali, le Camere di commercio possono adottare misure di aiutodirette, concesse sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni. Gli aiuti non possono superare l’importo di 120.000 euro per ogni impresa attiva nel settore della pesca e dell’acquacoltura e 100.000 euro per ogni impresa attiva nella settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • aiuti sottoforma di garanzie sui prestiti alle imprese:prevede la possibilità da parte di Regioni, province autonome, degli altri Enti territoriali e delle Camere di Commercio di adottare misure di aiuto sotto forma di garanzie sui prestiti alle Imprese e di aiuti sotto forma di tassi agevolati per i prestiti alle Imprese.

 

 

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