18 Ottobre 2016
Clima impazzito nella Marca, da Condifesa 140mila euro di indennizzi ai viticoltori

TREVISO - Clima impazzito nella Marca. L’ultimo triennio ha visto una estremizzazione degli eventi climatici, non più come un fenomeno in prospettiva, ma come una realtà da fronteggiare quotidianamente e da cui bisogna sapersi difendere. A lanciare l’allarme è Condifesa Treviso, che propone un fondo anti-calamità gestiti anche da Comuni e Province Secondo i dati raccolti dalla rete di monitoraggio agrometeorologico il 2014 è stato l’anno in assoluto più piovoso del trentennio (1.777mm di pioggia contro 1.026mm della media dal 1994), pioggia concentrata in 97 giorni (contro una media di 162). Nel 2015 la tendenza si è invertita: sono piovuti solo 744 millimetri, meno della metà dell’anno precedente, solo il 2006 aveva avuto una siccità simile. Il 2016 non è stato da meno, due violentissime trombe d’aria con venti anche superiori ai 150 km/h, la prima il 12 luglio a Motta e Meduna di Livenza, il 5 agosto a Conegliano e Comuni limitrofi.

“Un anno -sottolinea Condifesa - segnato prima da una piovosità elevata nei mesi di maggio e giugno, con temperature rigide del tutto anomale per il periodo, e poi con un brusco innalzamento della temperatura a luglio.   “Di fronte a questo scenario, che ha messo letteralmente in ginocchio molte imprese, i viticoltori trevigiani hanno saputo fare rete, mettendo in salvo le proprie azienda grazie l’assistenza mutualistica tra agricoltori, sperimentata da qualche anno da Condifesa Treviso e poi estesa in tutto il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

“Recuperando le buone pratiche di mutua assistenza del passato, senza bussare inutilmente le porte di un credito bancario troppo spesso lontano dalla piccola impresa agricola, è stato possibile – spiega il presidente Condifesa Valerio Nadal - dare risposte concrete a quasi duecento aziende viticole trevigiane nell’anno in corso”. Un’esperienza positiva che Condifesa ora fa un passo avanti verso le istituzioni, lanciando una proposta di fondi anti-calamità gestiti anche da Comuni e Province: “Questo esempio virtuoso di mutuo soccorso tra agricoltori dovrebbe essere esteso, oltre che ad altre avversità in ambito agricolo, anche all’impatto di eventi calamitosi in ambito civile – aggiunge Nadal-  prevedendo il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche nella raccolta di fondi, che per i singoli cittadini sarebbero di entità irrisoria, ma che potrebbero nel complesso dare risposte concrete a chi fosse colpito. A tal fine siamo pronti ad offrire l’esperienza maturata dai Consorzi di difesa per poter mettere a punto progetti sperimentali che coinvolgano Comuni, Provincia e Regione”.

 Nelle aree colpite dalle trombe d’aria dal Mottense al Coneglianese),Condifesa Treviso è intervenuto attraverso il fondo mutualistico che ha indennizzato nei casi più gravi fino a 5mila euro ad ettaro. In questi giorni i tecnici Condifesa hanno terminato la fase di rilevazione dei danni e quantificazione degli indennizzi che per le 85 aziende interessate ammontano ad oltre 90mila euro che verranno erogati nei prossimi mesi.

“Il fondo mutualistico - spiega Condifesa - oltre a risarcire i danni da vento, copre un'altra avversità in costante crescita per i vigneti, il “Mal dell’esca”, che nella campagna viticola 2016 ha avuto una importante recrudescenza. La gravità di questa patologia è condizionata dalla totale mancanza di soluzioni dirette (prodotti fitosanitari), in grado di contrastarla, motivo per cui si è resa necessaria l’attivazione del fondo mutualistico con indennizzi che supereranno i 50.000euro”.

da: Oggi Treviso del 18/10/2016

 

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