7 Luglio 2022
CENSIMENTO AGRICOLO: RADDOPPIA LA SAU MEDIA AZIENDALE

Le imprese più che dimezzate, ma più grandi e multifunzionali

Multifunzionale, più grande e orientata all’innovazione. E’ l’identikit dell’azienda agricola tracciato dall’Istat nel 7° Censimento dell’agricoltura italiana che ha monitorato l’annata 2019/2020, con il supporto per la prima volta del Caa Coldiretti che ha fornito assistenza alle imprese. L’analisi ha confermato il processo avviato dieci anni fa e che sta portando verso aziende di maggiore dimensione. In 38 anni – ha evidenziato l’Istat – sono scomparse due aziende su tre mentre la superficie media aziendale è raddoppiata da 5,1 ettari a 11,1 ettari medi per azienda.

20 ANNI FA? La riduzione è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero di aziende agricole si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000, quando era pari a quasi 2,4 milioni. Per quanto riguarda la tipologia continua a prevalere l’azienda familiare (93,5% nel 2020), ma aumenta l’incidenza delle società di persone da 2,9% a 4,8% e di capitali (da 0,5% a 1%) caratterizzate da una maggiore estensione rispettivamente 41,6 e 41,5 ettari. Un altro elemento che conferma il processo evolutivo è il ricorso ai terreni in affitto: in termini di superfici, infatti, nel 2020 si registra una forte crescita della quota relativa di terreni gestiti in affitto (da 10,6% a 18,6%).

SEMPRE PIU’ GRANDI! La maggiore estensione rende le imprese meno fragili: la flessione diminuisce infatti al crescere della classe di superficie. Il calo delle aziende con meno di un ettaro è stato del 30%, per quelle tra 20 e 30 ettari si è ridotto al 3,4%. Oltre i 30 ettari e soprattutto oltre i 100 ettari si registra una crescita. La diminuzione del numero delle aziende è più pesante al Sud (-33%), ma comunque in otto regioni è cresciuta la superficie agricola utilizzata. La Sau è aumentata in particolare per le imprese che coltivano seminativi (+17,4%) e legnose agrarie (36,5%).

Per quanto riguarda la gestione è ancora limitata la presenza dei capi azienda under 44. Ma le aziende agricole guidate dai giovani sono quelle che incarnano la nuova agricoltura. Sono quattro volte più informatizzate rispetto a quelle gestite da un capo ultra sessantaquattrenne (32,2% e 7,6%). E i processi innovativi sono comunque trainati dagli under 44.

LE DIGITALI SONO… Tra le aziende più digital quelle impegnate nell’ agriturismo (69,3%), agricoltura sociale (71,5%) e fattoria didattica (76,6%). I computer sono più presenti nelle aziende giovani e a pesare è anche il titolo di studio. Il grado di informatizzazione è legato a filo doppio alla dimensione aziendale, interessa il 78,2% delle grandi a fronte dell’8,8% delle piccole. Un’azienda su 10 ha dichiarato di aver effettuato nel periodo 2018/2020 almeno un investimento innovativo, dall’agricoltura di precisione, all’acquisizione di macchinari, attrezzature, hardware e software a impianti di irrigazione.

CRESCE IL LAVORO IN ROSA. Un altro elemento di riflessione è sulle donne. Anche in questo caso il Censimento rileva una flessione in termini di aziende, ma l’impegno in termini di giornate di lavoro aumenta di più rispetto a quello maschile (+30,0% contro +13,9%). E in ogni caso se è vero che ci sono meno donne, sono invece in crescita le manager anche questo il segno di un’agricoltura avanzata, con le imprenditrici pronte a cogliere le nuove opportunità.

Complessivamente salgono le giornate di lavoro standard che da 69 del 2010 hanno raggiunto 100 nel 2020.

E è più numerosa la presenza di manodopera straniera: nel 2020 infatti un lavoratore su tre arriva da Paesi Ue o extra Ue.​

 

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