10 Agosto 2021
CAPOLARATO. COLDIRETTI:” SPEZZARE LA CATENA DELLO SFRUTTAMENTO, FERMARE LE PRATICHE SLEALI E LE DISTORSIONI LUNGO LA FILIERA”

“Coldiretti e le imprese agricole sono in prima linea per spezzare la catena dello sfruttamento, condizione alimentata spesso anche dalle pratiche sleali commerciali e dalle distorsioni lungo la filiera, dalla distribuzione all’industria fino alle campagne dove i prodotti agricoli pagati sottocosto pochi centesimi spingono le aziende oneste a chiudere lasciando spazio all’illegalità”. E’ quanto afferma Coldiretti dopo la firma del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Il patto è stato siglato assieme al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, al ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, e il Presidente del Consiglio Nazionale di Anci, Enzo Bianco. L’accordo, sottoscritto al Viminale, a Roma, prevede – spiega Coldiretti – l’istituzione di una Consulta, composta dai rappresentanti dei tre ministeri, dell’associazione nazionale dei Comuni italiani, dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti, dell’Osservatorio Placido Rizzotto promosso dalla Flai -Cgil, della Fondazione Fai-Cisl studi e ricerche e dalla Fondazione Argentina Altobelli promossa dalla Uila –Uil. Si tratta di un’importante azione di responsabilizzazione delle istituzioni nazionali e locali per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il loro lavoro e gettano un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale. Coldiretti ha messo in campo strumenti operativi condivisi: sul fronte regionale proprio in Veneto è stata siglata una intesa sulla legalità tra Regione e Parti Sociali – aggiunge Coldiretti Veneto - si tratta di uno strumento che prevede controlli e promuove la cultura della trasparenza. Coldiretti Veneto è inoltre partner del progetto FARM " Una filiera agricola solidale per il contrasto del caporalato" con capofila L'Università di Verona volto ad individuare le criticità della intermediazione di lavoro in agricoltura, partendo anche da una analisi dei contesti sociali in cui si trovano i lavoratori, in particolare extracomunitari per arrivare ad un mercato del lavoro agricolo e trasparente anche attraverso il coinvolgimento dei Centri per l'Impiego della Regione del Veneto e gli Enti Bilaterali Agricoli. I controlli delle autorità - continua Coldiretti Veneto - evidenziano ancora sacche oscure dove il malaffare si insinua. Nonostante il grande impegno di contrasto le situazioni si ripetono e ciò va contro lo stile di vita ispirato al ‘Made in Italy’. In attuazione del Protocollo – ricorda Coldiretti Veneto - è stato costituito a marzo 2021, il Comitato Tecnico regionale composto dai rappresentanti dei datori di lavoro, dei sindacati delle istituzioni e degli organi di vigilanza che avrà il compito di monitorare l’attuazione di iniziative volte inibire il caporalato. Coldiretti Veneto sottolinea l’impegno dell’associazione costante che ha portato alla costituzione dell’Osservatorio contro la criminalità nell’agroalimentare presieduto dall’ex Procuratore Giancarlo Caselli, avvenuta nel 2014. Inoltre, con gli ultimi rinnovi dei contratti provinciali degli operai agricoli è stata riaffermata una norma che mira a "monitorare" il ricorso da paret delle imprese agricole a forme di appalto ponendo a loro carico una preventiva verifica della "genuinità" dell'appaltatore soprattutto dal punto di vista del rispetto delle norme in materia di lavoro, previdenza e assicurazione.

 

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