MISURE STRAORDINARIE PER I LAVORATORI IMPEGNATI NELLE FASI DI RACCOLTA IN VENETO
Con il picco del caldo e il ritorno di Caronte è allerta rossa nelle campagne. Da Nord a Sud le temperature elevate creano situazioni di difficoltà. A lanciare l’allarme è Coldiretti con le alte temperature che continuano ad assediare il Meridione, rendendo sempre più drammatici gli effetti della mancanza di pioggia in un 2024 che in Italia è stato sino ad oggi il più caldo mai registrato sul territorio nazionale con una temperatura di 1,47 gradi superiore alla media storica. Le attività agricole sono minacciate dagli incendi: già 5800 ettari sono bruciati da inizio luglio solo in Sicilia.
Anche Puglia, Basilicata e Sardegna sono nella morsa della siccità, gli agricoltori fanno i conti con le perdite dei raccolti: dal grano lasciato in campo, alla frutta e verdura bruciata negli orti, con l'assenza totale di pioggia che mette sotto stress idrico vigneti e ulivi.
In Veneto la situazione è monitorata quotidianamente e nonostante le bizzarrie climatiche e un'estate instabile le fasi legate al lavoro agricolo procedono. In soccorso per gli operatori le aziende agricole hanno adottato misure preventive per mettere in sicurezza il personale.
Zone d’ombra ad hoc, riprogrammazione degli orari di lavoro, borracce d’acqua e accessori per ripararsi sono le prime attenzioni che le imprese agricole attivano per evitare i colpi di calore in particolar modo sull’attività di chi opera all’aperto - spiega Coldiretti Veneto - Oltre a rivedere gli orari di lavoro evitando le ore più sensibili è prevista la dotazione di liquidi o integratori con cappelli di paglia insieme ad altri accorgimenti necessari. Con le visite mediche si valutano i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti i soggetti maggiormente esposti. Organizzare turni, programmare le fasi operative nelle ore più fresche, evitare l’isolamento favorendo le attività di gruppo con un reciproco controllo, sono tutti accorgimenti per salvaguardare la salute degli addetti del comparto agricolo.
Oltre al buon senso - sostiene Coldiretti Veneto - si considerano le soluzioni contenute nell’opuscolo “ Prevenzione Colpo di Calore” voluto dalla Direzione Sanità della Regione del Veneto e dal Tavolo Agricoltura Regionale composto dai rappresentanti dei datori di lavoro, dei lavoratori, degli Spisal della Regione e dell’Ispettorato del Lavoro.
Un ulteriore aiuto per i lavoratori - informa Coldiretti Veneto - è previsto con la conversione del decreto legge n. 63 “Agricoltura”. Le aziende agricole in condizioni climatiche estreme verificatesi dal 13 luglio al 31 dicembre 2024, posso presentare domanda di Cassa Integrazione Straordinaria per gli Operai Agricoli ( CISOA) a tempo indeterminato per riduzione o sospensione dell’attività agricola, che sarà concessa, non più dalla Commissione, ma dal Dirigente dell’INPS competente per territorio al fine di accelerare i tempi di concessione. Il trattamento è pari all’80% della retribuzione dovuta per le ore di sospensione o di riduzione delle prestazioni e I vantaggi sono che i periodi di trattamento non rientrano nel computo delle 90 giornate di integrazione salariale che rappresentano il tetto massimo di fruibilità nell’anno e che detti periodi di trattamento sono utili al raggiungimento del requisito delle 181 giornate di effettivo lavoro che rappresentano il requisito essenziale per la definizione di un rapporto agricolo come contratto a tempo indeterminato. La misura è stata finanziata con due milioni di euro - ricorda Coldiretti Veneto.