2 Marzo 2017
AVIARIA: UN TAVOLO PER MONITORARE IL RISCHIO IN VENETO

Ecco le principali indicazioni, restrizioni, divieti in atto

Gli 8 focolai di H5N8 verificatosi fino ad oggi: si parte dal 27 gennaio a Mira (VE), quindi Piove di Sacco (PD), Porto Tolle (RO) , Sorbolo (PR), Monzambano (MN) Gazzo Veronese e quindi ancora Monzambano e ieri un caso su allevamento rurale a San Donà (VE).   Gli unici sierotipi uguali risultano essere i 2 di Monzambano e quello di Piove di Sacco che peraltro appartengono alla stessa filiera. I focolai sono stati delimitati dalla fascia fino ai 3 km come Zona di Protezione e fino a 10 la Zone di Sorveglianza. Nella ZP valgono le disposizioni Ministeriali, mentre nella ZS eventuali deroghe Regionali. Al momento in Veneto, oltre ai capi presenti negli allevamenti con presenza di focolaio  sono stati abbattuti anche  i capi in altri 2 allevamenti a Verona (tacchini) e Rovigo (ovaiole). Per tutti questi varranno i rimborsi diretti previsti dalla L. 218/88.
Per i danni indiretti è stato valutato che, visti anche i molteplici focolai riscontrati in Europa, che le 3 Regioni attualmente coinvolte sensibilizzino il Ministero al fine di trovare a Bruxelles le risorse necessarie (almeno il 50%) per poter procedere poi al pagamento di questi danni. Danno che comunque prima di arrivare alla Commissione dovrà essere quantificato.
Non è stata recepita la richiesta di accorciare il periodo di vuoto sanitario nelle zone libere (da 21 a 15 giorni) in quanto comunque, per i tacchini, tutto il territorio Veneto è storicamente area a rischio.
Per la Pollina il divieto di movimentazione al di fuori dell’allevamento è previsto dalle ordinanze della Regione (ultima la n° 16 del 21 Febbraio). Stanno emergendo dei problemi per alcune ditte che hanno il contratto di fornitura con impianti a Biogas, ma, oltre al fatto che nell’impianto comunque il virus rimane attivo anche dopo il trattamento, è assolutamente proibita ogni deroga su  questo punto. La pollina rimane in azienda e deve essere eventualmente stoccata nelle sole  vasche coperte.
E’ necessario poi da parte nostra sensibilizzare tutti gli allevamenti (agriturismi e rurali) nel portare nelle aree riparate tutti gli avicoli e di segnalare prontamente ai servizi veterinari  ogni morte sospetta in allevamento.
Nelle aree del Miranese e del Piovese sono ad oggi decaduti i 30 giorni di validità delle prescrizioni Ministeriali.