19 Gennaio 2017
ANCORA TERREMOTO: ESPRIMIAMO SOLIDARIETA’ AI NOSTRI COLLEGHI E A TUTTE LE FAMIGLIE COLPITE DAL SISMA


- Comunicato Stampa - 

“Non possiamo che continuare ad esprimere l’immenso dolore per quanto sta continuando ad accadere nel Centro Italia dove i nostri colleghi ormai da mesi stanno vivendo il dramma del terremoto. Le continue e nuove scosse di queste ore non solo aggiungono danni e morte nelle aziende agricole, ma prolungano la presenza della sensazione di paura nella vita dei cittadini di quei luoghi. Nel nostro piccolo continueremo nelle attività di sostegno alle imprese agricole terremotate”.  Le parole sono di Walter Feltrin, Presidente di Coldiretti Treviso che non nasconde il proprio disorientamento nel pensare a chi si ritrova a vivere e lavorare con l’incubo del sisma.
Nelle aree colpite dalle scosse si contano animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve con molte strutture isolate dove non è possibile garantire l’alimentazione del bestiame. L’allarme che emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base delle segnalazioni giunte dalle zone terremotate evidenzia una nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini molti dei quali costretti al freddo.
 
Per effetto del maltempo con freddo e gelo è crollata fino al 50% la produzione di latte negli allevamenti delle aree terremotate ma si registra anche un forte aumento degli aborti per lo stress termico a cui sono sottoposti gli animali. Si stima infatti - sottolinea la Coldiretti - che appena il 15% delle strutture di protezione degli animali siano state completate fino ad ora e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse.
 
Sono circa 3mila le aziende agricole nei territori terremotati dei comuni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo dove c’è un’elevata significativa presenza di allevamenti con oltre 100mila animali tra mucche, pecore e maiali, secondo una stima della Coldiretti che sottolinea anche la presenza di un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi da i quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo che sostengono che il flusso turistico che, tra ristorazione e souvenir, è la linfa vitale per la popolazione. Oltre il 90% delle aziende agricole – continua la Coldiretti - sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore.
 

 

Campagna Amica

Campagna Amica

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning

 

Campagna Amica

Campagna Amica

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale Coldiretti Veneto Formazione

Portale e-Learning Coldiretti Veneto

Portale Coldiretti Veneto e-Learning