SALVAN:"UNA PAC CHE NON RISPETTA L'AGRICOLTURA"
Gli agricoltori di Coldiretti Veneto sono a Bruxelles per la prima mobilitazione europea contro le follie dell’Unione Europea che minacciano l’agricoltura in occasione del Vertice straordinario sul bilancio dell’Ue, al quale partecipa anche il premier Giorgia Meloni. Una iniziativa per sostenere tra l’altro la proposta per la deroga alle norme comunitarie sull’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac) come richiesto nel piano.
Al grido "Non è l’Europa che vogliamo” la delegazione è guidata da Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto e dal direttore Marina Montedoro è già in Place du Luxembourg, di fronte al Parlamento europeo insieme ai colleghi provenienti dalle altre regioni italiane, dal sud e dal nord dell’ Unione Europea dagli spagnoli di Asaja ai portoghesi di Cap ai belgi dell’Fwa e molti altri che invadono la capitale dell’Unione per trasformare le proteste in proposte concrete.
"Siamo qui nel cuore dell'Unione Europea - spiega Salvan - con migliaia di agricoltori per contestare nuovamente la politica agricola comunitaria che non ci piace, che criminalizza l'imprenditore agricolo, che pone eccessive condizioni ed espone l' intero settore agroalimentare alla concorrenza sleale, alla perdita di redditività oltre che annullare il ruolo centrale dell'agricoltore quale custode del territorio e produttore di cibo sano".