AGRICOLTORI VENETI A ROMA
COLDIRETTI: COL CETA IMITAZIONE LEGALIZZATA PER 25 TIPICITA’ REGIONALI
Partenza notturna per centinaia di agricoltori veneti della Coldiretti che mercoledì 5 LUGLIO dalle ore 9.30 saranno in Piazza Montecitorio per fermare l’accordo di libero scambio con il Canada (CETA) che per la prima volta nella storia dell’Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici e spalanca le porte all’invasione di grano duro oltre a ingenti quantitativi di carne a dazio zero.
L’iniziativa di Coldiretti è sostenuta da un'inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento davanti al Parlamento dove è in corso la discussione per la ratifica dell’accordo.
Nell’elenco dei prodotti riconosciuti dal protocollo e quindi tutelati da possibile contraffazione ci sono appena 11 denominazioni d’origine protetta e di indicazione geografica veneta sulle 36 totali. Tanto per dire – spiega Martino Cerantola presidente regionale alla guida della delegazione degli imprenditori agricoli – solo il Radicchio rosso di Treviso potrà fregiarsi dell’autorizzazione d’autenticità, mentre qualsiasi cicoria potrà essere spacciata per il variegato di Castelfranco o per quello di Chioggia e Verona e persino come insalata di Lusia. Per i formaggi salvi il Grana Padano e l’Asiago ma spazio alla creatività truffaldina per la Casatella Trevigiana, il Montasio, il Piave, il Monte Veronese. La lista si allunga con la gamma blasonata degli asparagi, i marroni, il miele delle Dolomiti, il Riso del Delta del Po e il Prosciutto Veneto Berico- Euganeo.
Tutti i dettagli sono contenuti nel Dossier Coldiretti e saranno svelati insieme al valore degli impatti negativi che l’intesa avrà sull’agroalimentare italiano. Con l’occasione sarà esposto per la prima volta il “pacco” con la volgarizzazione delle specialità nazionali più prestigiose realizzate in Canada che potranno essere commercializzate in maniera legittima se l’Italia voterà a favore.


