29 Ottobre 2015
UN SONDAGGIO ANCHE PER I CONSUMATORI TREVIGIANI

Su www.coldiretti.it per capire l’effetto OMS su consumi di carne
UN SONDAGGIO ANCHE PER I CONSUMATORI TREVIGIANI
Ciri, Coldiretti Treviso: “In etichetta la provenienza della carne nei salumi”

“Un sondaggio anche per i consumatori trevigiani. E’ quello che sta svolgendo Coldiretti direttamente sul proprio sito web www.coldiretti.it per valutare l’opinione sulle tendenze relative al consumo di carne dopo l’allarme e le generalizzazioni suscitate dal rapporto dell’OMS”. A proporlo ai consumatori della Marca trevigiana è il presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin che continua a combattere le generalizzazioni: “Se un consumatore è cosciente che della carne proviene da allevamenti di animali clonati secondo voi la consumerebbe? Il 91 per cento degli Italiani non mangerebbe carne o latte proveniente da animali clonati” sottolinea il presidente Feltrin prendendo in esame l’indagine Coldiretti/IPR marketing in relazione all’adozione, da parte del Parlamento europeo, della risoluzione sui “novel food” nel cui ambito di applicazione rientrerebbero anche gli alimenti derivanti da animali clonati.
“Occorre ora intervenire con misure strutturali a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne anche nei trasformati come i salumi. Certamente le realtà trevigiane non hanno nessun timore a farlo – sottolinea il direttore di Coldiretti Treviso, Antonio Maria Ciri - Sotto accusa infatti è il ritardo dell’Unione Europea nell’adottare misure di trasparenza dell’informazione al consumatore, come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime utilizzate che l’esperienza ha dimostrato essere un efficace strumento di garanzia”.
L’inizio del secolo è stato segnato dall’emergenza mucca pazza del 2001 che è quella che ha pesato di più sulla filiera alimentare, seguita dal 2003 dall’allarme aviaria che si è riproposta anche nel 2005. Sono state stimate dalla Coldiretti pari a 2 miliardi le perdite subite dal sistema della produzione, trasformazione e commercio della carne subite solo a seguito dell’emergenza mucca pazza nel 2001 principalmente per il crollo dei consumi che si sono quasi dimezzati nel momento piu’ acuto della crisi per poi riprendersi molto lentamente nonostante le misure di prevenzione adottate. In questa direzione particolarmente efficace - sostiene la Coldiretti - si è dimostrata l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne bovina in vendita. Una misura che è stata introdotta in Italia con successo anche per la carne di pollo (2005).